Il gatto cacciatore

"Qualche tempo fa siamo stati onorati dell’arrivo di due gatti. Ognuno dei due era venuto in casa senza essere invitato, e vi si era stabilito. Per vivere allevavamo uccelli, e dato che nessuno dei due gatti considerava territorio di caccia la gabbia o gli uccelli di allevamento, ebbero entrambi il permesso di restare. Erano tutti e due gatti abituati a vivere all’aria aperta, ma li lasciavamo entrare ed uscire di casa a loro piacimento. Una mattina mi alzai molto presto, quando era ancora buio, ed aprii la porta sul retro. Subito i due gatti entrarono dalla porta aperta, uno dei due tenendo fra i denti un topo, che depositò sul pavimento per sottoporlo alla mia ispezione. Naturalmente il topo non aveva nessuna voglia di farsi ispezionare, e corse a rintanarsi sotto la credenza. Là sotto il gatto non poteva raggiungerlo, ed io neppure, così presi un attizzatoio ed una scopa e, per farla breve, alla fine riuscii a far

 

uscire il topo dalla porta principale. Poi lasciai uscire i gatti e mi sistemai su una comoda poltrona. Poco dopo i gatti erano di ritorno, solo che stavolta era il secondo gatto a tenere delicatamente un topo fra i denti. Anche questo topo venne depositato ai miei piedi, ed ancora una volta dovetti andare a prendere attizzatoio e scopa per farlo uscire dal suo nascondiglio. Può sembrare incredibile, eppure pochi minuti dopo i gatti ritornarono e depositarono davanti a me il solito bottino. Stavolta cacciai fuori i gatti e decisi di tornarmene a letto. Ero esausto dopo quella mia esibizione come miglior cacciatori di topi della casa."

Elizabeth Marshall-Thomas, nel suo “La tribù della tigre”, ha preso in esame il legame che potrebbe più o meno esserci tra uomini e topi. E’ proprio vero che i gatti “pagano il loro mantenimento” sottoponendo alla nostra approvazione i topi catturati? Oppure si godono semplicemente la caccia? Marshall-Thomas suggerisce che i gatti, portando topi in casa, non cercano di compiacere gli esseri umani o di obbedire loro, piuttosto desiderano coinvolgerli nel loro piacere della caccia. Che al protagonista del racconto non piacesse quel gioco mattutino era inconcepibile per i due gatti: i ripetuti tentativi di farlo partecipare costituivano probabilmente un’assicurazione che il gioco sarebbe continuato..

Secondo Elizabeth Marshall-Thomas, autrice de “La tribù della tigre”, i gatti, portando topi in casa, non cercano di compiacere gli esseri umani o di obbedire loro, piuttosto desiderano coinvolgerli nel loro piacere della caccia.
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